ANZIANI, PERDITA UDITO: CONSIGLI PER AIUTARE I PROPRI CARI

I problemi di udito possono colpire indistintamente giovani e anziani; spesso iniziano in giovane età, ma si manifestano in modo significativo a partire dai 60 e 85 anni.

Con l’età l’orecchio tende a perdere alcune “frequenze”: prima quelle acute, poi quelle medie e gravi, il che diminuisce la capacità di comprendere le parole.

Dopo i 60 anni 2 persone su 5 riscontrano problemi di udito: un problema che, se sottovalutato, può aumentare il rischio di cali cognitivi in età avanzata.

I problemi di udito negli anziani non riguardano solo la persona interessata, ma hanno delle ripercussioni anche sulle persone che vivono con loro e se ne prendono cura: familiari, amici e parenti.

Ci sono diversi sintomi che devono far scattare un campanello di allarme in chi vive con un anziano che soffre di calo di udito:

Se ascolta la tv o la radio a volume troppo alto;

Se chiede di farsi ripetere le cose più volte;

Se non partecipa attivamente alle conversazioni;

Se usa un tono di voce molto alto.

Qualora i sintomi si verifichino spesso, è fondamentale affrontare il problema con l’anziano, anche se spesso chi ne soffre tende a negare la propria condizione.

In questi casi la cosa migliore da fare è trovare il momento e il luogo giusto per introdurre l’argomento: è importante che la persona anziana comprenda i rischi effettivi che corre ogni giorno, spiegandogli i pericoli di camminare da solo per strada, l’aumento dei casi di cadute in casa e il fastidio di non riuscire a sentire lo squillo del telefono.

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