Demenza e insonnia: come affrontarla.

Molto spesso, tra le tante conseguenze delle varie forme di demenza, ci si ritrova a fare i conti con l’insonnia, ovvero la difficoltà a dormire la notte.

Questa condizione non solo può compromettere la salute ed il benessere generale del soggetto che ne soffre, ma anche la stabilità dell’intera famiglia.

Lo stress causato, inoltre, rischia di provocare ripercussioni sulla qualità dell’assistenza.
In questi casi bisogna, quindi, trovare il modo di garantire a tutta la famiglia un riposo sufficiente, cercando al tempo stesso di far dormire il malato.

È necessario, innanzitutto, cercare di rendere il girovagare notturno privo di pericoli, in modo da garantire una sicurezza adeguata.

Se, ad esempio, la camera da letto si trova in cima a una rampa di scale, è opportuno installare un cancello di sicurezza, che impedirà al tuo caro di scendere da solo le scale nel cuor della notte.

Può essere utile anche chiudere a chiave tutte le porte, tranne quella del bagno, ricordandosi in maniera particolare di quella della cucina.

Esistono, inoltre, vari tipi di dispositivi elettronici che permettono di accorgersi quando il malato si alza dal letto o esce dalla sua camera. In genere sono apparecchi poco costosi e di facile installazione.

Infine, è possibile attuare dei piccoli accorgimenti per cercare di prevenire il problema:

  • limitare i sonnellini del malato durante il giorno e mantenerlo attivo;
  • cercare di scoprire se l’insonnia ha qualche causa specifica (troppa luce, confusione, letto scomodo, ecc.);
  • consultare il medico se si ha il sospetto che il malato sia depresso;