Differenza tra demenza e Alzheimer.

La perdita di memoria che sconvolge la vita quotidiana non rappresenta una caratteristica normale dell’invecchiamento.

Questa situazione può essere indice della presenza di qualche forma di demenza, tra cui l’ Alzheimer.

Qual è la differenza tra demenza e Alzheimer?

Il termine demenza indica una condizione clinica caratterizzata da deterioramento della cognitività in vari ambiti, tra i quali in particolare la memoria. Queste progressivo deterioramento è in grado di interferire nello svolgimento delle normali attività della vita quotidiana.

In termini generali quindi si può parlare di “Demenze” per indicare quindi una vasta gamma di sintomi associati al declino della memoria o di altre abilità intellettive.

Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza. Provoca problemi di memoria, pensiero e comportamento. In genere i sintomi si sviluppano lentamente e peggiorano con il passare del tempo, diventando talmente gravi da interferire con le attività quotidiane.

L’Alzheimer non è un normale elemento di invecchiamento, ma avere più di 65 anni rappresenta il fattore di rischio maggiore. Tuttavia, non è solo una patologia legata alla vecchiaia: circa il 5% delle persone che ne sono colpite ha avuto un’insorgenza precoce della malattia, cioè tra i 40 e i 50 anni o tra i 50 e i 60 anni.

I sintomi.

All’inizio si verificano perdite di memoria leggere, poi negli anni chi ne soffre perde la capacità di portare a termine una conversazione o di interagire nel proprio ambiente.

Il sintomo precoce più comune del morbo di Alzheimer è la difficoltà a ricordare informazioni apprese recentemente; infatti, i cambiamenti dovuti all’Alzheimer hanno inizio generalmente nella parte del cervello che riguarda l’apprendimento.

Altri campanelli d’allarme possono essere:

  • difficoltà nell’apprendere nuove informazioni o richiamare alla mente informazioni precedentemente apprese;
  • perdita della capacità di riconoscere luoghi o percorsi familiari e sul piano temporale non saper indicare la data corrente, il mese e l’anno;
  • difficoltà ad esprimere un concetto o a comprenderlo;
  • problemi crescenti nello svolgere una determinata attività quotidiana ed usuale;
  • difficoltà nel prendere decisioni o esprimere un giudizio;
  • presenza di apatia, diminuzione della motivazione nel compiere azioni che prima venivano svolte con piacevolezza con conseguente ritiro sociale;
  • cambiamenti del tono dell’umore e della personalità, presenti stati d’animo quali tristezza, ansia, insicurezza, ci si sente sicuri solo nel proprio ambiente familiare;
  • difficoltà a capire le immagini visive e i rapporti spaziali, difficoltà a leggere, a definire un colore o un contrasto, anche la percezione del proprio corpo allo specchio è alterata, l’immagine riflessa potrebbe essere percepita come un’atra persona.

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