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Anziani social, come prevenire l’Alzheimer

Anziani social: imparare a fare cose nuove aiuta a tenere la mente attiva.

Si tratta di un assunto di cui già conosciamo la validità: spesso è consigliato, soprattutto ai più anziani, di tenere il cervello in allenamento cimentandosi in nuove attività o in giochi che richiedono un certo esercizio mentale, quali scacchi, carte o sudoku.
Il cervello, infatti, è un organo plastico che subisce inevitabilmente lo scorrere del tempo e, superato l’apice dell’efficienza mentale verso i 25 anni, si iniziano a perdere circa centomila neuroni al giorno: ciò vuol dire che a 50 anni quasi un quarto del nostro potenziale nervoso è perduto.
E’ quindi fondamentale riuscire a tenere in continuo allenamento le nostre facoltà e, secondo Giuseppe Alfredo Iannoccari, docente di neuropsicologia alla statale di Milano, internet può aiutare. “Like” e “tweet” non saranno forse un elisir di giovinezza, ma aiutano a tenere la mente in allenamento e a prevenire l’Alzheimer.
Eppure di anziani social non ne esistono molti, e ben pochi ultrasessantenni possiedono un profilo Facebook o Twitter. Addirittura nel Lazio soltanto il 22% ne possiede uno… e in base ai dati Istat, è la regione d’Italia dove si ricorre più spesso ad Internet.
In occasione della Settimana della prevenzione dell’invecchiamento mentale, che si terrà dal 19 al 24 settembre con il patrocinio del Ministero della Salute, vi lasciamo con questo prezioso consiglio: diventate “social”, navigate e scrivete post su Facebook! Questo vi permetterà di tenere in allenamento le capacità cognitive e magari anche di fare nuove conoscenze!