Il diabete negli anziani.

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da un eccesso di zuccheri nel sangue.
Può essere causata da un’insufficiente produzione di insulina o da una sua inadeguata azione.

Nello specifico, si possono distingue due diversi tipi di diabete: quello di tipo 1 e quello di tipo 2.

Tipi di diabete

Diabete di tipo 1: rientra nelle malattie autoimmuni, perché causata dalla produzione di anticorpi che attaccano le cellule deputate alla produzione di insulina, determinandone la riduzione fino al suo azzeramento. Questa tipologia di diabete è tipicamente infantile, perché si manifesta prevalentemente durante l’infanzia o l’adolescenza.

Diabete di tipo 2: deriva da fattori ereditari o ambientali quali la sedentarietà, lo stress o l’obesità. Anche l’età gioca il suo ruolo, in quanto il diabete di tipo 2 è tipico dell’età matura.
Questo tipo di diabete si definisce non insulino-dipendente perché,  a differenza del diabete di tipo 1, l’iniezione di insulina non è fondamentale. Di estrema rilevanza, invece, è gestire il proprio peso, seguendo una dieta adeguata e praticando attività fisica.

In ogni caso, è molto importante non trascurare alcun aspetto o sintomo di questa patologia. Le complicanze del diabete, infatti, prendono di mira organi quali l’occhio, il rene, il sistema nervoso e il sistema cardiovascolare.

Diabete negli anziani

Secondo gli esperti diabetologi e geriatri, migliorare la qualità della vita di un anziano affetto da diabete è possibile.
È necessario però creare delle “regole a misura di anziano”, studiate e adattate ad ogni singola esigenza specifica e che si prefiggano un obbiettivo raggiungibile.

Alimentazione e attività fisica

L’alimentazione e il movimento sono imprescindibili.
La dieta mediterranea rappresenta un buon punto di partenza, ma l’ideale è richiedere l’aiuto di un esperto per personalizzare l’alimentazione secondo i bisogni specifici di ogni anziano.

La dieta, inoltre, va necessariamente affiancata all’attività fisica. È sufficiente, per un paziente anziano, combattere la sedentarietà, anche soltanto alzandosi dal letto o dalla sedia, almeno ogni 90 minuti, e facendo un po’ di stretching.

Automonitoraggio

Il paziente deve autocontrollarsi regolarmente i livelli di glicemia, abitudine valida anche per i più giovani, ma, per aiutarlo a svolgere questo compito, è opportuno che disponga di strumenti di facile uso e che permettano di superare eventuali problemi di abbassamento della vista.

 

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