La preghiera di Papa Francesco per gli anziani «lasciati soli»

Nell’Angelus, il Papa ha ricordato il «dramma» della loro solitudine, «come fossero materiale di scarto».

«La solitudine degli anziani, lasciati soli, come se fossero materiale di scarto, è un grande male dei nostri tempi in cui la vita dei figli e dei nipoti non si fa dono per loro». Le parole di Papa Francesco durante la recita dell’Angelus in piazza San Pietro per la festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.

Le parole di Papa Francesco rappresentano un pressante invito a tutti, figli e parenti di persone anziane e all’intera la società, a non abbandonarli e a non sminuire il valore di chi è più fragile e avanti con l’età.

La solitudine degli anziani è una piaga sociale che rischia di compromettere inevitabilmente lo stato di salute generale dell’anziano.

La solitudine infatti, oltre ad accentuare i già evidenti e prevedibili problemi di salute legati alla normale decadenza senile, porta inesorabilmente ad una condizione emotiva e fisica più difficile da controllare.

È vero che abbiamo conquistato una vecchiaia per la gran parte della popolazione, ma poi rischiamo di non saperla né affrontare con cura e attenzione, né valorizzarla per la ricchezza che rappresenta per le famiglie e per la società stessa.

Gli anziani sono la radice di ciò che noi siamo, le nostre origini, l’albero da cui siamo germogliati e a cui attingere per trovare conforto ed esperienza

Hanno una lunga storia da raccontare, numerosi gli eventi e le esperienze vissute, le vicende che hanno tracciato la loro personale avventura. Sono persone uniche, amorevoli ed insostituibili, “filo conduttore” con il nostro passato che ci permette di conoscere ed apprezzare maggiormente il nostro presente.

Depositari della storia della nostra famiglia, custodiscono la saggezza che emerge dai consigli che dispensano, consigli sempre “attuali” nonostante le differenze fra le generazioni, e sempre dettati dal cuore.

 “La solitudine degli anziani”, deve essere in cima alle preoccupazioni di tutti, per costruire una società più umana».