L’AMORE, LA CHIAVE PER LA LONGEVITÀ

Analizzando i report stilati dalla Japan Geriatrics Society, i settantenni che vivono storie d’amore vivono meglio, mangiano bene e sono più energici

Secondo alcuni studi, condotti in Giappone, dalla Japan Geriatrics Society, una delle più prestigiose società di studi sulla vita degli over 65, innamorarsi dopo i 65 anni allunga la vita e la migliora. Le emozioni positive si accompagnano alla riscoperta della gioia di vivere e spingono ad uscire dalla trappola della solitudine, una delle più grandi nemiche degli anziani.

Che l’amore faccia bene è comunque noto da tempo agli scienziati. Stando ad una ricerca della Stanford University, ad esempio, l’innamoramento aiuta a sopportare meglio le sensazioni di dolore.

Gli anziani innamorati, in particolare, si prendono cura di sé stessi: fanno più sport e prestano maggiore attenzione alla propria alimentazione. Due comportamenti molto positivi anche per la salute dell’organismo in generale.

Gli over 65 innamorati sono, inoltre, più energici e riscoprono una nuova giovinezza, anche dal punto di vista delle emozioni.

Anche Italia Longeva, l’osservatorio sulla terza età dell’Università Cattolica di Roma, ha recentemente illustrato come gli anziani innamorati vivano meglio e più a lungo rispetto ai loro coetanei single, divorziati o vedovi. Innamorarsi, dunque, andrebbe vivamente raccomandato così come l’attività fisica e la corretta alimentazione.

In passato l’amore nella terza età era un vero e proprio tabù e l’innamoramento era considerato una «cosa da ragazzi». Ora non è più così: gli anziani si mettono in gioco in tantissimi modi, dai corsi di informatica alle attività culturali.

Perché non farlo allora anche in amore?