alzheimer e parkinson

ALZHEIMER E PARKINSON, RINUNCIA ALLA RICERCA

Alzheimer e Parkinson, la resa di Merck e Pfizer alla ricerca di una cura.

Ogni giorno, tantissimi ricercatori in un tutto il mondo fanno la loro parte nella lotta contro due delle malattie più temute e insidiose della nostra epoca: Alzheimer e Parkinson. Ma gli scarsi risultati, a fronte di notevoli spese, ha portato due grandi società farmaceutiche all’abbandono della ricerca e a deviare gli investimenti e le proprie risorse verso altri campi di ricerca.
Non è stato del tutto abbandonato il fronte delle malattie neurologiche, tuttavia questa brusca decisione delude molte speranze e rappresenta una spiacevole sopresa anche per coloro che erano impiegati nella ricerca: circa 300 posti di lavoro sono infatti a rischio.
Superando l’iniziale amarezza alla notizia, si può ben comprendere la decisione presa dalle società farmaceutiche: nell’ultimo decennio, i farmaci sperimentali contro l’Alzheimer hanno ripetutamente fallito nel rallentare la malattia che distrugge la memoria. Alla fine dello scorso anno, un farmaco anticorpo infuso nei corpi dei pazienti, prodotto da Eli Lilly, non ha avuto un effetto significativo sulla malattia. In precedenza, nel 2012, anche un farmaco messo a punto dalla stessa Pfizer, in joint venture con Johnson &Johnson ed Elan Pharmaceuticals, simile al farmaco Lilly, aveva fallito il suo scopo.
Abbandonare la speranza, tuttavia, è fuori questione. Anche se negli ultimi anni nessun farmaco ha ottenuto il risultato sperato, sono moltissime le scoperte che ci hanno aiutato a conoscere più profondamente la malattia e a rallentarne, seppur parzialmente, il decorso.
Al lavoro su Alzheimer e Parkinson vi sono ancora molti ricercatori e la scoperta di una cura è ancora possibile!