Alzheimer

Alzheimer, i ricordi si perdono ma le emozioni restano

Alzheimer: una delle malattie più terribili e invalidanti del nostro secolo. Ci porta via i ricordi… ma non le emozioni!

Quando si ha un caso di Alzheimer in famiglia, spesso tendiamo a sentirci impotenti e frustrati per la difficoltà di interazione con il malato. Ogni nostra azione sembra avere un impatto insignificante, e questo perché il morbo di Alzheimer ruba al nostro caro quanto di più prezioso possiede: i ricordi.
Recenti studi, però, hanno rilevato che, nonostante il malato abbia difficoltà a memorizzare ciò che gli accade, le emozioni suscitate in lui permangono e influenzano a lungo il suo stato d’animo.
La notizia è emersa dal lavoro dei ricercatori della University of Iowa, guidati da Justin Feinstein e il cui studio è stato pubblicato su Pnas. Effettuando delle analisi su cinque soggetti affetti da un disturbo neurologico raro, caratterizzato dal danneggiamento dell’ippocampo (responsabile della trasformazione dei ricordi da breve a lungo termine), si è infatti scoperto che, se sottoposti a dei test volti a sondare ricordi ed emozioni suscitate in loro da alcuni video, di contenuto triste o allegro, le emozioni suscitate da tali esperienze duravano più a lungo rispetto ai ricordi stessi di quanto avevano visto. Anche dopo aver dimenticato il contenuto dei video, le sensazioni provate continuavano ad influenzare il loro stato d’animo.
Ciò non può che essere una spinta positiva per caregivers e familiari: una visita, una telefonata, un momento di allegria vissuto insieme non saranno ricordati dal proprio caro, ma la gioia e la serenità trasmessa resteranno a lungo!