INVECCHIAMENTO ATTIVO, QUANTO SONO ATTIVI GLI ANZIANI?

L’invecchiamento della popolazione e politiche adeguate affinché gli anziani continuino a rappresentare una risorsa nella nostra società. Rapporto Istat sull’invecchiamento attivo.

L’Istituto Nazionale di Statistica, in collaborazione con Unece e Commissione Europea, ha elaborato l’Active ageing index (Aai) uno strumento in grado di misurare l’invecchiamento attivo della popolazione sulla base di 22 indicatori. Tutto questo per consentire ai governi di mettere in atto adeguate politiche di sostegno all’invecchiamento attivo nelle diverse aree del paese.

Secondo lo studio, gli anziani più attivi si trovano al Nord, con un indice di invecchiamento attivo superiore alla media nazionale (pari a 33,6 punti), il più alto valore è registrato nella provincia autonoma di Bolzano. Le regioni del Centro Sud presentano invece un indice di invecchiamento attivo inferiore alla media nazionale, e il valore più basso si registra in Campania.

Il rapporto pubblicato dall’ISTAT ad agosto 2020 prende in considerazione dati relativi al periodo 2007-2018 e si basa sulla valutazione di quattro macro-aree:

•Tasso di occupazione delle persone over 55

•Partecipazione alle attività sociali

•Stato di salute

•Fattori ambientali

Uno degli elementi che contribuisce a definire l’Active ageing index è proprio la partecipazione attiva nella società da parte degli anziani.

Ma in quali attività è impegnata la terza età in Italia?

Quella principale è legata alla cura dei bambini, verosimilmente i rispettivi nipoti, che a livello nazionale coinvolge un anziano su quattro. Certo, non mancano le eccezioni.

Ad esempio la Campania, dove la voce principale (19,4%) riguarda la cura degli adulti.

Poi c’è il volontariato, la partecipazione politica ect.

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