Rientro dalle vacanze: come renderlo meno traumatico per gli anziani.

L’arrivo di settembre e la fine delle vacanze sono un trauma per tutti.
Sempre più spesso, infatti, si sente parlare dello “stress da rientro”, condizione che colpisce anche gli anziani.
Per loro, dover ritornare alla solita routine rappresenta un momento caratterizzato da  isolamento, noia, solitudine, angoscia e nel peggiore dei casi depressioni che possono generare comportamenti aggressivi.

Esistono però dei piccoli accorgimenti che possono rendere il rientro delle vacanze meno traumatico.

Consigli
  • Un ambiente domestico accogliente, pulito, ordinato, funzionale e dotato di tutto ciò di cui l’anziano necessita. Il consiglio è quindi di occuparsi della sistemazione dell’alloggio già qualche giorno prima del suo ritorno, in modo da curare ogni dettaglio in base alle sue esigenze specifiche.
  • Evitare che il rientro a casa venga vissuto come una sorta di abbandono e percepito come un ritorno alla solitudine. L’ideale sarebbe organizzare sin da subito una serie di attività che, tenuto conto degli interessi personali dell’anziano, lo impegnino piacevolmente. Organizzare appuntamenti fissi con persone care, fuori o dentro casa, a seconda delle sue preferenze ed esigenze, rappresenta la cura migliore.
  • Una corretta alimentazione può influire positivamente sul sistema nervoso e dunque sull’umore.
    Gli alimenti ricchi di vitamine B, C e D, melatonina e magnesio, sono quelli da prediligere.
    Forniscono, infatti, un importante contributo nel contrastare soprattutto i disturbi legati all’alterazione del ciclo sonno-veglia.
  • Muoversi il più possibile. La bella stagione in fondo non è ancora finita, è perciò consigliabile approfittarne per fare qualche passeggiata. Il clima mite caratteristico della fine dell’estate rende ancor più piacevole il tempo passato all’aria aperta, ma attenzione agli sbalzi di temperatura tipici di queste fasi di transizione.
  • Come accennato, i cambiamenti di routine troppo repentini per un anziano sono difficili da metabolizzare e quindi bisogna renderli graduali, senza far mai mancare loro la serenità e la sensazione di avere sempre un appoggio garantito dalla presenza di persone care o figure professionali.