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Parkinson e Alzheimer, una speranza da nuovi farmaci

Parkinson e Alzheimer, una recente ricerca apre nuove speranze per la lotta contro le malattie neurologiche.
A distanza di quasi un mese dalla giornata dedicata all’Alzheimer, il morbo che nel nostro Paese vede ammalarsi una persona ogni dieci minuti, giunge una notizia ricca di speranza.

Una notizia che potrebbe portare a risultati importantissimi non soltanto nella battaglia contro questa odiosa malattia, ma anche su altri tipi di degenerazione neurologica quali il Parkinson: un farmaco in grado di prevenire e contrastare la morte delle cellule cerebrali.
La notizia giunge dall’Inghilterra e si propone come un punto di svolta nella ricerca di farmaci per il controllo e la prevenzione del morbo di Alzheimer.
La ricerca si basa su delle proteine “piegate male”, che smettono di operare determinando anche la morte di altre proteine fondamentali per il cervello. Questa volta, anziché tentare gli approcci tradizionali, si è cercato di riattivare la produzione di proteine, sbarrando la strada al morbo.
L’effetto positivo del trattamento sulle cavie animali è sorprendente, a detta di Giovanna Mallucci dell’Università di Leicester, a capo della ricerca: i topi trattati erano completamente protetti dalla malattia. Sebbene gli effetti collaterali siano ancora piuttosto duri e il trattamento sia effettuabile solo su cavie animali, le premesse sono molto convincenti. Bisognerà attendere ancora un decennio perché tali risultati possano tradursi sull’uomo, ma tanto basta a infondere nuova speranza sul nostro futuro, che immaginiamo sempre più libero dalla minaccia delle malattie neurodegenerative.